Prima settimana di attività con i bambini. Mercoledì siamo stati accolti da bimbi con danze di benvenuto e la cerimonia del caffè. Un momento molto importante per loro per offrire tutto quello che hanno.
Ci hanno mostrato balli tradizioni Tigrigna, Amaric e moderni, accompagnati dal profumo di caffè, la lavorazione è lunga e il rituale prevede che vengano bevuti 3 caffè. Per chi se lo fosse dimenticato la pianta del caffè è stata scoperta in Etiopia, sono loro le madri della tradizione di questa bevanda.
Poco prima di essere servito viene fatto il taglio del pane da parte di Simona, la responsabile del gruppo, con il supporto di mamma Anna. La nonna di tutti i volontari oramai!
Per tradizione il caffè lo offrono molto zuccherato e strabordante dalla tazza in segno di abbondanza, e lo si assapora mangiando pane e pop corn.

La mattinata si è conclusa con l’invito da parte dei bimbi di ballare con loro la musica locale. Nel pomeriggio abbiamo avuto la possibilità di stare con i leader, conoscerci e divertirci per uniformare il gruppo e trovare la sintonia giusta per partire con le attività.
Il tempo non ci è per niente favorevole, ma i 500 (ca.) bambini non abbandonano l’oratorio e anche sotto la pioggia si presentano a giocare. Così abbiamo svolto le prime 2 giornate del camp. Nella mattina,dopo l’accoglienza con balli di gruppo, preghiera ed inno, abbiamo iniziato che le attività sportive: basket, calcio, pallavolo, multigiochi (Rugby e staffette). Nel pomeriggio, visto la quantità di acqua che cadeva dal cielo siamo rimasti nella palestra della scuola e abbiamo proposto sfide tra le 4 squadre. Per concludere le giornate si torna a fare altri bans, la preghiera, l’inno. Tutti a casa. Tranne noi volontari ed i leaders che ci dedichiamo del tempo per raccontarci la giornata, per organizzare le attività dei giorni a seguire, per divertirci tra noi.

Lo scorso anno sono nate bellissime amicizie, quest’anno nascono di nuove tra le new entry dei gruppi ma soprattutto si alimentano rendendole più forti le amicizie dello scorso anno.
È passato quasi un anno dalla scorsa esperienza ma non sembra esser passato nessun giorno in mezzo a queste. Molte cose sono cambiate qui in missione ma infondo non è cambiato nulla. Un po’ come a casa, puoi dipingere e ridipingere le pareti tutte le volte che vuoi e di tutti i colori che vuoi, casa è sempre casa! Qui mi sento così: a casa!
È una bella sensazione, non solo per il posto, per la compagnia, ma anche per i bimbi, molti mi hanno riconosciuta, molti sono nuovi ma si sono già affezionati. Un loro abbraccio, un sorriso, un bacio, valgono più di qualsiasi altra cosa. E per loro basta accontentarli ricambiando!

Il sabato è il giorno del mercato, se il tempo permette faremo un giro per il paese fino al mercato. Domenica è giorno di festa e di riposto. Ci aggiorniamo in settimana!